Lamasanta

Lamasanta ha origine come corso d’acqua naturale in contrada “Concezione”, solcando la roccia calcarea del era Mesozoico del periodo Cretaceo caratteristica di queste zone,  percorre contrada “Lamacavallo” e prosegue in  contrada “Lardagnano”.

  In prossimità di masseria di “Santa Maria La Strada” si congiunge con un affluente, anch’esso di tipo alluvionale, proveniente dai pressi della masseria “Lamacavallo”, correndo per circa 3,5 km. a circa 400/500 metri ad ovest parallelamente  al canale principale.

   Di seguito attraversa la SS 379 e raggiunge la contrada “Lamasanta”.  Raggiunge, quindi, la masseria Puntore e a soli 430 metri dalla costa incontra e percorre i calcareniti Plio-plestoicenici  alluvionali (clicca per vedere l’ immagine).

   Quindi, attraversando una zona umida, nella quale è presente anche un pozzo di acque di faglia (acqua di Cristo), si getta nella costa del mare Adriatico attraverso la spiaggia di Lamasanta.

Ha una lunghezza totale di circa 7 km del suo ramo principale oltre ai 4 km di rami secondari.

La spiaggia è chiusa sui due fronti da pareti calcarinitiche alte circa due metri, l’arenile e ricco di ciotoli calcarenitici e calcarei, trasportati dalle correnti alluvionali lungo tutta la lama. Tale materiale roccioso  è presente anche sotto la linea di battigia.

La zona di Lama santa

Tale area è ricca di geositi di importanza rilevante, oltre a lamasanta, in cui sono presenti diversi ipogei di tipo antropico,

sono presenti:

– Il Sinkhole attuale di Costa Merlata

– La Grave di Puntore 

– Lama Gorgognolo
 

Oltre a diversi pozzi di scavo di tipo antropico realizzati per la ricerca delle acque di falda ai fini irrigui

 

Il Sinkhole attuale di Costa Merlata:

“Le rocce affioranti sono rappresentate dalla Calcarenite di Gravina marcate da numerose fatturazioni che sono vere e proprie fasce di debolezza nei confronti dell’aggressione chimico-fisica delle acque di falda e, nel contempo, dell’acqua di mare. Sulla superficie rocciosa, a una quota prossima al livello del mare è possibile osservare un’ampia cavità di recentissima formazione: una sink hole, ovvero una dolina da crollo formatasi per collasso della volta calcarenitica in questi ultimi anni. La sua recentissima formazione permette ragionevolmente di spiegare l’assenza di acqua salmastra al suo interno che, invece, caratterizza le forme meno recenti. Questa tipologia di forme risulta dal crollo della volta di una cavità carsica costiera preesistente, il cui spazio interno è spesso occupato dall’emergenza dell’acqua di falda: data la sua vicinanza al mare l’acqua è salmastra e la salinità è variabile nel tempo e nello spazio.” (Fonte Sigea)

 

La Grave di Puntore

La grotta in origine fu esplorata dalla Commissione Boegan nel 1957 durante le loro esplorazioni in Puglia. Trattasi di una grave di crollo, con due bocche originali d’accesso che portano su un cono detritico dovuto sia a crolli della volta sia a sversamenti dei contadini. Questa cavità ha uno sviluppo di 23 metri e l’unica sala che forma la grotta è lunga circa 20 metri e larga 18 metri ed ha una profondità complessiva di 20 metri. La principale peculiarità di questa cavità è che alla sua base vi è un laghetto che circonda in parte il cono detritico con acque di falda che si miscelano ad acque marine. Questa è una delle tre grotte pugliesi in cui sono presenti ed è possibile studiare le caratteristiche delle acque di falda.

 

Link utili

Segnalaci una Cavità

Puoi segnalarci qualsiasi cavita carsica, ipogeo, antiche cisterne, vore, miniere o qualsiasi sito che tu ritenga importante dal punto di vista geologico o archeologico

Gruppo Escursionistico Speleologico Ostunese – Geos OdV – Via Luigi Tamborrino, 12 – 72017 Ostuni (BR) – cod. fisc. e P. IVA:90049120745

IBAN.:IT 75 N 03268 79230 052849494810